La 2a domenica del tempo di Avvento-A è antitetica alla prima, pur essendo intimamente coerente con il suo messaggio. Domenica scorsa infatti, iniziando il tempo di Avvento, abbiamo contemplato il Cristo nella «gloria» della fine della Storia: il Cristo finale, o come abbiamo visto, «il Cristo Omèga» (Teilhard de Chardin). In altri termini la Chiesa ci ha fatto iniziare il nuovo anno liturgico invitandoci a riflettere sulla «fine» del tempo. Oggi, invece, la liturgia ci propone la povertà del Cristo incarnato nella Storia, dove assume l’identità dei peccatori, facendosi ultimo degli ultimi. Contempliamo, quindi, l’incarnazione della prima venuta del Signore. È una prospettiva che parte dalla conclusione per arrivare al principio…