La liturgia di oggi, domenica 26a ordinaria-C prosegue il tema profetico di domenica scorsa, riportando testi che sono attualissimi per contenuto e denuncia. La 1a lettura e il salmo sono stati scritti otto secoli a.C., cioè circa 2.900 anni fa, mentre la 2a lettura e il vangelo nel sec. I d.C., cioè 2.100 anni fa. C’è dunque una continuità che supera il tempo e lo spazio perché custodisce un «vangelo», cioè una «buona notizia», che vale per ogni epoca storica. L’argomento è di quelli «scottanti» perché quanto meno si rischia l’accusa di «comunisti»…