AGGIORNATA (03-7-2020)

In questa domenica 14a domenica del tempo ordinario-A, la liturgia propone un affresco con cui presenta un aspetto della personalità di Gesù come Messia atteso da Israele in quanto nuovo Mosè, profeta e guida del popolo rinnovato col battesimo nel messaggio evangelico che porta a compimento la Toràh. L’antico patriarca traghettò il popolo di Dio dalla schiavitù d’Egitto fino alle porte della terra promessa, passando per il monte Sìnai dove ricevette la Toràh come coscienza di popolo.

Allo stesso modo Gesù è venuto a radunare «le pecore disperse d’Israele» (Mt 10,6; 15,24) per farne un popolo consapevole e guidarlo al regno di Dio, passando per il monte Calvàrio da dove consegnerà lo Spirito del risorto (cf Gv 19,30). Tante volte abbiamo detto, e continuiamo a ripeterlo, che Mt, scrivendo per i cristiani che provengono dal Giudaismo, presenta Gesù come il nuovo Mosè, il profeta e condottiero, ma in modo particolare come il Legislatore, colui che consegna la Toràh del Signore…