UN GRANDE PROGETTO

Santorpete.org è progetto che si propone di riunire ufficialmente e coordinare in maniera strutturata e ampliata tutte le attività che ruotano intorno alla Parrocchia di San Torpete. Si tratta di attività culturali e di sostegno alle famiglie in difficoltà e a tutta la comunità. La comunità è un bene prezioso che va accudito e protetto creando circoli virtuosi in cui gli tutti individui possano sentirsi accolti, arricchiti e utili al prossimo.

Il progetto Santorpete.org, che presto avrà anche un sito tutto suo, è ora in fase di nascita e sperimentazione e le attività che vanno a confluirvi al momento sono le seguenti (ma altre si aggiungeranno quindi rimanete aggiornati):

  • Parrocchia
  • Associazione Ludovica Robotti
  • I Concerti di San Torpete

Parrocchia di Santa M. Immacolata e San Torpete – Piazza San Giorgio Genova

Per la sua collocazione nel cuore di Genova centro-est, per la natura giuridica di chiesa non legata a un territorio (DI FATTO è Parrocchia senza parrocchiani), per le peculiarità architettoniche e foniche, la parrocchia di San Torpete si caratterizza come luogo poliedrico nel contesto della Città e della Chiesa.

L’esegesi biblica è l’attività primaria, svolta con particolare attenzione al contesto giudaico (storico, geografico, culturale) contemporaneo alla formazione dei libri della Bibbia. Fin dall’inizio del servizio del parroco, Paolo Farinella (2005), San Torpete si è sempre proposto come laboratorio liturgico in prospettiva di una celebrazione sempre più incardinata sul popolo di Dio, vero soggetto celebrante di ogni azione «liturgica». A questo scopo, ogni domenica e festa (ore 10,00) ogni singolo partecipante ha a disposizione autentici studi di ricerca esegetica sui testi e la loro attualità nell’«oggi» del nostro quotidiano. Più che un sussidio rituale, il materiale è strumento di scuola e di riflessione comunitaria e personale.

La liturgia domenicale è un punto fisso per quanti vogliono partecipare non a un rito «di precetto», ma a un tempo di riflessione e preghiera comunitari, secondo le indicazioni del concilio Vaticano II che, con il Vangelo, resta il faro e l’orizzonte delle attività di San Torpete, proteso verso un nuovo concilio, ormai avvertito come esigenza storica ed ecclesiale. L’Eucaristia celebrata in San Torpete, ogni domenica impegna un tempo da 1,30 a 2,00 ore, perché, come dice la volpe al piccolo principe: «le cose importanti hanno bisogno di tempo».

San Torpete è anche committente di alcune «Missae» composte ed eseguite appositamente e in esclusiva. In alcune feste di particolare importanza, la Liturgia eucaristica è accompagnata dalla Cappella Musicale con l’esecuzione repertori pregiati e inusuali, altre al canto gregoriano.

Accanto alla Liturgia, San Torpete è «luogo eminente di cultura», dove le iniziative di carattere culturale (conferenze, cicli di letture di Poeti e Letterati, presentazione di libri, eventi vari, ecc.) trovano residenza e protezione in un mondo distratto da ricerche di «utilità» veloci e superficiali che, scritte sull’acqua, non lasciano alcuna traccia. La Poesia, la Letteratura, la Narrativa, la Filosofia, la Scienza sono strumenti essenziali per essere radicati alle nostre radici, senza le quali inaridiamo, perdendo linfa di vita. Nutrire mente e cuore con il pensiero di ieri e di oggi è l’unico modo necessario per fondare qualsiasi spiritualità. Non secondario è anche l’intento di far conoscere aspetti poco noti della storia genovese e della sua cultura come premessa di un dialogo a tutto tondo con qualsiasi altra cultura. In San Torpete, tra il 2006 e oggi, hanno risuonato le voci «mediterranee» di Poeti Persiani (Iran), Tunisini, Libici, Egiziani, Israeliani, Palestinesi, Italiani, Inglesi, Francesi, Tedeschi, Spagnoli, Latinoamericani, Statunitensi e altri ancora, certi come siamo che il Mondo è «uno», ma i modi per coniugarlo sono «molteplici», tutti uguaoli per dignità, profondità, importanza e civiltà.

 

LA CHIESA DI SANTA MARIA IMMACOLATA e SAN TORPETE

ORARI DI APERTURA: da martedì a venerdì, ore 15,30-18,00
ORARI SS. MESSE: domenica e festivi ore 10,00


 

San Torpete –  Si narra che San Torpete, giunto a Pisa a seguito dell’Imperatore Nerone, fu convertito a opera dello Spirito Santo e incarcerato durante le persecuzioni contro i primi cristiani.  Fu sottoposto a diverse torture e ucciso il 29 aprile dell’anno 68.  Secondo gli Acta Sanctorum le spoglie del martire furono abbandonate su una barca alla foce dell’Arno, insieme a un cane e a un gallo che avrebbe docuto cibarsi del suo cadavere. Spinta dalle correnti, la barca approdò sulle coste provenzali, ove fu eretta una chiesa attorno alla quale sorse il borgo che ancora oggi porta il suo nome, Saint Tropez.

Vicende storiche – San Torpete è una delle più antiche parrocchie genovesi, basti pensare che già nel 935 esisteva una porta delle mura cittadine intitolata allo stesso santo. La chiesa sorge nella stessa zona del Forum Sancti Georgi, luogo di mercato in epoca romana e bizantina, dove si incontravano e stabilivano toscani, fiorentini, lucchesi e soprattutto pisani. Il forum era presidio della famiglia dei Della Volta che, intorno al 1050, ospitarono e difesero la colonia di Pisa. Fu così possibile la fondazione della chiesa dedicata al martire pisano Torpete. Poco dopo i pisani cedettero la chiesa ai Della Volta.
L’edificio originario era in stle romanico con pietre squadrate e il tipico rivestimento a fasce alternate di marmo bianco e pietra nera. Rimane una lapide che ricorda la consacrazione della chiesa all’Arcivescovo Ugone Della Volta nel 1180 e il passaggio, nel 1309, del giuspatronato ai Cattaneo (Anno Domine Nativitatis 1180 die 14 augusti hec Ecclesia fuit consacrata per venerabilem Patrem Dominum Hugonem Archiepiscupum secundum Januensem que prius edificata fuit per Albergum illorum de Volta ad honorem Dei et B. Torpetis, qui de Volta anno 1309 fuerunt Cutanei nominati). I Cattaneo-Adorno divennero ufficialmente parrocchiani di San Torpete solo nel 1519, Con una bolla di Papa leone X. La chiesa mantenne il suo aspetto romanico anche dopo il bombardamento francese del 1684. Nel 1730 i Cattaneo-Della Volta commissionarono un progetto di ristrutturazione all’architetto imperiese Giovanni Antonio Ricca detto Il Gobbo. La chiesa fu riaperta al culto il 23 novembre 1733, con l’aggiunta di una nuova intitolazione a Santa Maria Immacolata.
L’interno si arricchisce di nuovi elementi decorativi, desunti dalla tradizione manieristica genovese. L’esterno presenta tamburo e lanterna decorate da volute ben visibili dal basso, date le esigue dimensioni della chiesa, e una facciata conclusa alla fine del XIX secolo. La chiesa è una delle poche a pianta centrale presenti a Genova.

[Albarosa Leone, Alessandra Piatti, Matteo Bonfante – Università degli Studi di Genova – Corso di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali]

La sistemazione operata nel 2010 ha ripristinato l’impostazione originaria dell’altare maggiore, rimettendo al loro posto il crocifisso ligneo di Anonimo ligure e la tela di Giovanni Carlone raffingurante San Torpete.


GIOVANNI CARLONE (Genova 1584-1630)
San Torpete illeso tra le fiere, olio su tela

La tela, dal 1854 al 2010 collocata nell’abside, si ispira a un episodio leggendario della vita del santo risalente al VI-VII secolo. Vestito da soldato, San Torpete rimane inginocchiato e rimane immobile mentre una fiera tenta di sbranarlo: una delle innumerevoli torture alle quale egli fu sottoposto nel tentativo di fargli rinnegare la sua fede.

 

 

 

Accanto alle attività liturgica, culturale e musicale, in San Torpete opera attivamente l’Associazione «Ludovica Robotti – San Torpete» che ha come scopo unico quello di accompagnare persone e/o famiglie, studenti, pensionati, bambini, ecc. in difficoltà economiche. Non facciamo alcuna distinzione tra italiani e stranieri, perché siamo tutti stranieri sulla terra e nessuno può dire «proprio» quello che appartiene a tutti per diritto divino. Per noi conta solo l’appartenenza allo stesso genere umano, sofferente perché nel bisogno. Necessità e bisogno non hanno patrie e non hanno privilegi. Davanti ad essi, occorre pudore, rispetto, ascolto e solidarietà. Tutto questo è «Ludovica Robotti – San Torpete».

Per saperne di più vai alla pagina dedicata all’Associazione «Ludovica Robotti – San Torpete»

I “Concerti di San Torpete” sono nati nel 2007 in occasione del restauro dell’organo sei-settecentesco della chiesa di San Torpete. L’inaugurazione ufficiale si tenne il 29 aprile 2007 con il concerto di apertura del XXIX Festival Organistico Europeo, organizzato dall’Associazione Amici dell’Organo (presieduta da Emilio Traverso), accompagnato da altri 11 appuntamenti musicali svoltisi tra gennaio e giugno di quell’anno. Nessuno allora poteva immaginare che la chiesa di San Torpete sarebbe diventata la sede di una intensa attività musicale ma il successo di pubblico fu tanto immediato e di tale portata da spingerci a continuare e a non deludere quanti incoraggiavano a proseguire rendendo stabile l’iniziativa.

I “Concerti di San Torpete” e la chiesa sono in questi anni diventati un punto di riferimento per quanti fanno musica, a Genova e fuori, rispondendo a una “domanda” profonda e non intercettata, certamente grazie alla loro formula: la qualità degli interpreti e dei programmi, la totale gratuità e l’orario pomeridiano prescelto (i concerti si svolgono in genere il sabato pomeriggio alle 17,30). Al 17 giugno 2016, nel corso delle stagioni ufficiali essi hanno ospitato 183 concerti, cui si sommano almeno altri 45 concerti extra che si sono tenuti nella chiesa, per un totale, calcolando per difetto, di non meno di 25.000 persone coinvolte, molte delle quali hanno riscoperto la chiesa e preso a frequentare nuovamente una parte del centro storico genovese rimasto ai margini dei recuperi avviati negli ultimi anni.

Dal 2008 le stagioni dei “Concerti di San Torpete” sono organizzate e curate dall’Associazione Sant’Ambrogio Musica con la collaborazione della parrocchia che ha messo a disposizione la chiesa, scelta come sede logistica delle iniziative musicali per le sue caratteristiche particolari: la collocazione nel cuore di Genova, le peculiarità architettoniche e foniche dell’edificio, la presenza dell’antico organo, la natura giuridica di chiesa non legata a un territorio.

I “Concerti di San Torpete” hanno favorito una importante opera di recupero del patrimonio musicale ancora inedito e l’esecuzione di prime riprese moderne, come le composizioni di Giacomo Agnola, Matteo Bisso, Paolo Caprioli, il Te Deum di Giacomo Puccini senior, Domenico Alberti e altri autori e composizioni poco noti. Svolgono pure attività di committenza di nuove composizioni, come è il caso della Missa Venite, exultemus Domino commissionata ad Alessandra Valvasori (2011), della Missa Sancti Torpetis del noto compositore genovese Andrea Basevi (2012), delle Variazioni per due viole da gamba sopra “Oh Heiland reiß die Himmel auf” di Federico Maria Sardelli, eseguite in prima esecuzione mondiale il 28 settembre 2013.

Dalla IX edizione 2014-2015, “I concerti di San Torpete” si sono allargati ad altre chiese genovesi e liguri per valorizzare gli organi storici presenti sul territorio e la conoscenza della letteratura musicale organistica, avviando una stabile collaborazione con l’Associazione Amici dell’Organo di Genova.

Per tredici anni, San Torpete ha svolto in modo eminente l’impegno di promozione e valorizzazione della musica, (antica, medievale, rinascimentale e barocca, senza dimenticare la scuola gregoriana). Tredici stagioni, per dieci mesi all’anno, per complessivi N. 300 concerti (in media 25ca. all’anno) di vario genere: organo, organo, fiati e archi, clavicembalo, cori e voci singole, accompagnati di volta in volta da Ensemble adeguati. Artisti italiani, Europei ed Extraeuropei sono stati ospiti deI “Concerti di San Torpete”, coordinati dall’Associazione «Sant’Ambrogio Musica» e la direzione artistica dei Maestri Calogero Farinella, Andrea Basevi Gamberana, e negli ultimi anni, anche da Luisella Ginanni Pignatta Traverso.

L’attività concertistica organizzata, anche per motivi economici, cessa con l’ultimo concerto del 15 dicembre 2018.