Nel 2020 sostituisce la Domenica 4a del Tempo Ordinario-A

La memoria della «presentazione del Signore» al tempio ha origini bibliche (cf Lv 12,1-8) e si sviluppa in due momenti: ogni volta che in Israele nasce un bambino maschio, deve essere portato al tempio nel giorno ottavo per la circoncisione (cf Lv 12,1);[1] mentre la madre deve aspettare a casa ancora trentatré giorni finché non siano trascorsi i quaranta prescritti (cf Lv 12,4) per non essere considerata più impura. Il n. 40 è il numero dell’attesa, della penitenza e della purificazione, in una parola il tempo della preparazione a un evento importante[2]. Gesù, come ogni bambino ebreo, è stato circonciso otto giorni dopo la sua nascita e sua madre, Maria, trascorso il quarantesimo giorno dalla nascita, cioè l’intero periodo stabilito dal rituale, va al tempio, per offrire un sacrificio commisurato alle sue possibilità economiche (cf Lv 12,8), al fine di poter riprendere il suo stato sociale e rituale. In questo modo, ufficialmente, non era più impura…

[1] Per una complessiva riflessione sul significato della presentazione al compimento del «giorno ottavo» e sul suo valore cristologico, cf Paolo Farinella, «Sulla corda ottava incontro al Messia. Simbolismo cristologico del numero «8» nella Bibbia e nella tradizione giudaico-cristiana», in La Sapienza Della Croce (SAPCR) 19 (2004) 129-171; in forma più sintetica e accessibile, cf Paolo Farinella, «Simbologia del numero “8” nella Bibbia», in Id., Bibbia, Parole, Segreti, Misteri, Il Segno dei Gabrielli, San Pietro in Cariano (VR) 2008, 113-123.

[2] Per una visione complessiva e breve sul significato del n. 40 nella Bibbia, cf Messa del Mercoledì delle Ceneri (Introduzione e Omelia).