Continuiamo ad assaporare la dimensione del «dopo» morte che la liturgia della 3a domenica di Pasqua-C ci propone in questo periodo di cinquanta giorni che intercorre tra Pasqua e Pentecoste, e durante il quale, non a caso, la Liturgia proclama come 1a lettura sempre il libro degli Atti che, come il Vangelo, sono scritti alla luce della Risurrezione. Il Vangelo è la testimonianza della presenza di Gesù durante la sua vita terrena fino alla morte. Luca infatti lo dice espressamente all’inizio degli Atti: «Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo» (At 1,1-2)…