Con la domenica di oggi, 2a dopo Pasqua-C, inizia il «tempo pasquale», un periodo di sette settimane, circa cinquanta giorni, durante i quali siamo invitati ad assaporare ciò che abbiamo vissuto e sperimentato in modo intenso ed emozionante nella Madre delle Settimane, nel Santo Triduo. La domenica è detta anche «dominica in albis», perché i catecumeni, battezzati nella notte di Pasqua, oggi riconsegnavano la veste bianca (= albusalba/bianca), simbolo della nuova identità e dignità di figli. Nei primi secoli essi la indossavano per una settimana intera e «otto giorni dopo» la deponevano per riprendere la vita quotidiana con l’impegno di vivere il battesimo e le sue promesse. I Padri della chiesa che, come abbiamo visto, chiamavano la Settimana Santa «La Settimana delle Settimane», indicavano quella successiva alla Pasqua con un’espressione particolare: Settimana della Mistagogìa,[3] che potremmo definire la sperimentazione graduale di ciò che si è celebrato….

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[3]«Mistagogìa» deriva dal verbo greco «myéō-imparo/sono allenato», con particolare riferimento alla condizione ambientale: imparare nel silenzio, ovvero allenarsi ai misteri. È una specie d’iniziazione di passaggio: dallo stato di catecumenato a quello di credenti. «I misteri di Dio sono tenuti nascosti non perché siano negati all’intelligenza di chi vuole conoscerli, ma perché siano rivelati solo a coloro che li ricercano» (Sant’Agostino, Sermo 60/A, 1; PLS 2, 472). I catecumeni, come sappiamo, non potevano partecipare alle celebrazioni, ma solo alla scuola di formazione (catechesi), per cui, una volta ricevuto il battesimo, la porta dei sacramenti, essi erano accompagnati a «sperimentarli» insieme alla comunità durante il tempo pasquale. Famose sono le catechesi mistagògiche di Sant’Ambrogio di Milano (sec. IV), di Cirillo di Gerusalemme (sec. IV), di Teodoro di Mopsuèstia (sec. IV-V) e di Giovanni Crisòstomo (sec. IV-V), nelle quali gli autori spiegano sia la dottrina che il rito dei sacramenti dell’iniziazione cristiana e le conseguenze di vita che ne derivano.