APPELLO AI PRETI DI GENOVA
DI PAOLO FARINELLA PRETE
PER DIFENDERSI DALL’ABUSO DI POTERE
DEL VESCOVO E DEI SUOI VICARI

   Potrei anche girarmi dall’altra parte e fare finta di nulla, ma non posso perché la Diocesi non è riserva di caccia del vescovo, Marco Tasca, e dei vicari di cui si è circondato in una stretta mortale. Della Diocesi, come della Chiesa, siamo tutti responsabili per DIRITTO BATTESIMALE. 

   Il vescovo, e i suoi cari, fanno i gargarismi con “sinodo e sinodalità/metodo sinodale” che non osservano, anzi disprezzano nel loro agire e nella sicumera della loro prepotenza. Essi credono di poter fare quello che vogliono. Non possono farlo, per legge e per dottrina. Se vescovo e vicari non lo capiscono gli faremo un corso accelerato di ecclesiologia secondo il concilio Vaticano II, supportato dal magistero di Papa Francesco che su questo punto batte come un martello pneumatico.
Quello che molti preti stanno subendo in questo periodo di allegri e violenti trasferimenti, propri delle transumanze delle pecore, è gravissimo, ma ancora più grave è il modo e il metodo usato direttamente dal vescovo e dai suoi vicari, responsabili “in solido” davanti alla Chiesa e a Dio.
Poiché non voglio essere accusato di fare come il prete e il vicario/levita della parabola lucana che passa oltre cambiando strada, metto in gioco me stesso e GRIDO AI PRETI le parole di Giovanni Paolo II, il primo giorno del suo pontificato: “NON ABBIATE PAURA!”. Temete, piuttosto, la vostra COSCIENZA che chiede di sentirci responsabili gli uni degli altri. “Portate i pesi gli uni degli altri”, altrimenti le nostre parole saranno vuote e vacue.

IN ALLEGATO UN APPELLO AI PRETI.
SPERO CHE LO LEGGERANNO E DECIDANO 
COSA INTENDONO ESSERE E FARE. 

   Io, Paolo Farinella prete, sono con loro e li difenderò “perìnde ac cadàver”.

   Un caro saluto a tutti e buona lettura, sperando di avere offerto un servizio.

   Con parresia affettuosa.

   Genova, 04-07-2022

   Paolo Farinella, prete