ULTIMA ORA

NON-COMPLEANNO DI LUDOVICA ROBOTTI:

RELAZIONE INTERVENTI STRAORDINARI IN EMERGRENZA CORONAVIRUS
(RELATIVI AI SOLI MESI DI MARZO E APRILE 2020)

 

ASSOCIAZIONE LUDOVICA ROBOTTI-SAN TORPETE

Accanto alle attività liturgica, culturale e musicale, in San Torpete opera attivamente l’Associazione «Ludovica Robotti – San Torpete» che ha come scopo unico quello di accompagnare persone e/o famiglie, studenti, pensionati, bambini, ecc. in difficoltà economiche. Non facciamo alcuna distinzione tra italiani e stranieri, perché siamo tutti stranieri sulla terra e nessuno può dire «proprio» quello che appartiene a tutti per diritto divino. Per noi conta solo l’appartenenza allo stesso genere umano, sofferente perché nel bisogno. Necessità e bisogno non hanno patrie e non hanno privilegi. Davanti ad essi, occorre pudore, rispetto, ascolto e solidarietà. Tutto questo è «Ludovica Robotti – San Torpete».

CHI È LUDOVICA ROBOTTI

Ludovica è la figlia di Valeria ed Emilio Robotti, che ha vissuto un batuffolo di giorni, 10 mesi non compiuti. Rapita come un soffio di vento, Ludovica ha avuto appena il tempo di iniziare tante cose, ma di non concluderle perché lei è passata come una carezza per affidarle a noi. Dio l’ha voluta prima che questo mondo la sporcasse, ma ce l’ha lasciata quanto basta per rivoluzionarci cuore e testa con il suo sguardo, con il suo sorriso ammaliante. Senza una parola, senza un gesto. Appena nata è stata crocifissa ed è rimasta come Gesù sulla croce della malattia senza scendere, senza essere consapevole che la morte era il suo destino. Non ha potuto nemmeno gridare come Gesù: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mc 15,34). Ha potuto solo stare nel silenzio della sua innocenza. Tutti sapevamo che non avrebbe potuto compiere un anno. Ha vissuto dal 10 aprile 2009 al 3 febbraio del 2010 per un totale di 299 giorni.

            Ricordo come fosse oggi, la richiesta dei genitori Emilio e Valeria, se fossi stato disposto a preparare i funerali della figlia. Chiesi di accompagnarmi alla dott.ssa Maria Cristina Pantone, per professione, «esperta» in sofferenza di bambini, perché non ero sicuro di sapere contenere è l’abisso dei genitori e lo sguardo di Ludovica che ancora non conoscevo. La vedemmo come un agnello pronto per il sacrificio, ma anche maestra in cattedra ad insegnare senza profferire parola. Conoscemmo Valeria ed Emilio, i nonni Luisa e Augusto che si trasferirono da Milano per giocare con Ludovica. Conoscemmo anche i nonni paterni, Giorgio e Alessandra, tutti «Ludovica-dipendenti» senza possibilità di recupero. Lei, bellissima nella sua immobilità fragile (senza muscoli), ma con lo sguardo affilato come spada a doppio taglio, penetrava il profondo e lasciava il segno. Muta come agnello appena nato, pronto per la Pasqua, ha preso su di sé le nostre contraddizioni e povertà e ci ha imposto di assumere il suo Nome come segno di rinascita e di vita nuova per chi si fosse trovato nel bisogno. Non potevamo rassegnarci a seppellire Ludovica a 9 mesi e mezzo e fare finta che nulla fosse successo. Non potevamo proprio.

            Mi sono chiesto il senso di tutto ciò: tutto era contro la logica e gridava indignazione, tutto era assurdo. Perché Ludovica deve nascere? Perché doveva morire? Perché Valeria ed Emilio? Perché i nonni devono assaporare uno sprazzo di vita per vederselo subito rapito e senza ritorno? Perché proprio io, Paolo prete, sono stato chiamato a custodire quella morte, sigillo su un pugno di giorni? La risposta l’ebbi il giorno dell’esodo di Ludovica. Mentre celebravamo l’Eucaristia in una chiesa gremita, una voce danzava dentro: Ludovica è viva e vivrà ancora di più e potrà crescere con voi se la sceglierete segno di vita per quanti incontrate nella vostra strada. Lì nacque l’idea di una Associazione dedicata a lei. Lì avvenne il passaggio del testimone. Ora noi siamo i suoi eredi e nel suo nome operiamo perché il mondo diventi sempre più giusto. Scegliemmo di legare il suo a nome a quello del martire titolare della chiesa da cui il nome dell’Associazione: «Ludovica Robotti – San Torpete»: una vita appena nata e una vita regalata per amore. In quel momento avvenne un miracolo: il passaggio dalla morte di Ludovica alla vita con Ludovica.

            In quei giorni conobbi Annalisa Gatta, grafica originalissima, oggi mamma di Arturo e di Zeno. Le chiesi di pensare un «logo» apposito per l’associazione. Dopo pochi giorni ci regalò il logo che oggi è il simbolo della nostra Associazione, un logo che riteniamo straordinario e divinamente simbolico. Sono certo che Ludovica l’abbia ispirata:

Le due mani a cinque dita in direzioni opposte potrebbero dare l’idea di opposizione se non fossero legate insieme da un sesto dito, un pollice stilizzato, che diventa così la cerniera dei due palmi aperti e uniti come gemelli siamesi. Le mani che potrebbero andare in direzione opposta sono costrette, essendo unite, a muoversi insieme dando vita ad un movimento che le trasforma in ali di armonia che vola nel cielo della solidarietà.

            Le mani non sono chiuse, ma aperte perché solo così sono pronte ad afferrarne un’altra che si offre magari chiedendo aiuto. Le due mani sono rosse, il colore dell’amore appassionato, fuoco che brucia e coinvolge, purifica e rafforza.

            Le due mani sono speculari e non si distingue la mano che dà da quella che riceve, perché dare e ricevere sono parti di uno stesso movimento che si chiama «Giustizia» e si scrive «Amore».

            Ogni mano ha «6» dita, il numero della perfezione umana, cioè l’imperfezione dei singoli che, uniti insieme come mani che volano, formano un riflesso della perfezione che non è mai compiuta perché è sempre in movimento come l’Amore, come il fuoco, come le mani del logo, simbiosi simbolica di solidarietà discreta che ascolta e condivide. La scritta forma quasi la scia di una stella cometa che accompagna il volo ideale dell’aquilone della Giustizia che nel nome di Ludovica vogliamo lanciare nel cielo della condivisione attraverso il nostro cuore e le nostre possibilità. Il nostro motto infatti è «Dall’elemosina alla Giustizia» che per noi è parola d’ordine, impegno morale, civile e cristiano.

COSTITUZIONE E VANGELO:

            Abbiamo così deciso di avere una sola ispirazione con due fondamenti, che poi s’identificano sia nei principi che nella finalità: laicità e fede che hanno come referenti la Costituzione Italiana, citata espressamente nello statuto e il Vangelo, scritto a caratteri di fuoco nel nostro cuore. Il punto di vista «laico» dell’Associazio-ne è l’articolo 3 § 2 della Costituzione italiana:

“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.                    

           Il punto di vista, invece, del «credente», sta nell’atteggiamento di Gesù che in tutta la sua vita fece «la scelta preferenziale» dei poveri che il vangelo di Matteo codifica nel discorso del giudizio universale:

«35“Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. 37Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo vi-sto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito. 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. 40E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”» (Mt 25,35-40).

Banca del Tempo

         Accanto alla iscrizione annuale, abbiamo pensato anche alla BANCA DEL TEMPO in cui raccogliamo le iscrizioni di chi vuole mettere per una certa quantità di tempo la propria professione, da utilizzare secondo le esigenze e le richieste: medici, in modo speciale psicologi, terapeuti, psichiatri, idraulici, avvocati, commercialisti, ingegneri, falegnami, muratori, assistenti sociali, ecc. ecc. Persone che offrono alcune ore alla settimana/mese per accompagnare a disbrigare pratiche o altro. A questi chiediamo un impegno «limitato», cioè possibile: ad uno/una psicologo chiediamo, per es., farsi carico di una persona bisognosa soltanto per un ciclo concordato con la garanzia che sia trattata come il migliore cliente pagante.

Su questo punto per ora un po’ carenti. Di seguito in allegato la scheda di iscrizione alla Banca del Tempo:

➡︎ PDF_BANCA DEL TEMPO_ISCRIZIONE

Soci «extraterritoriali»

Molti dei soci dell’Associazione sono di fuori Genova perché la nostra azione non si limita ad un territorio circoscritto: da noi possono venire persone da ogni parte di Genova e alcuni arrivano anche da fuori Genova. Vogliamo mantenere questa apertura perché ci sembra giusto che essendoci una corrispondenza così ampia e allargata, la nostra attività sia in un certo senso restituita con la stessa generosità con cui siamo sostenuti.

Per le situazioni di fuori Genova, ci vuole però un certo controllo: per ora si seguono situazioni che don Paolo Farinella conosce personalmente o attraverso persone che lui conosce e di cui si fida. Abbiamo avuto, infatti, anche richieste stravaganti per cui vigilare è un dovere e una responsabilità.

Riconoscenza

A quanti da Genova, dall’Italia e dall’estero contribuiscono a rendere giustizia ai poveri, con il loro aiuto mensile o sporadico, un grande abbraccio unito ad un profondo riconoscimento di gratitudine che ci rende più responsabili e decisi a tenere testa, specialmente in questi tempi, in cui i poveri cadono e crollano più facilmente perché senza protezione e spesso, senza speranza. Noi, insieme a Ludovica Robotti, ci siamo e vogliamo continuare ad esserci, insieme con voi, ma anche in nome e per contro vostro.

INDICAZIONI OPERATIVE:

Sede e Segreteria dell’ASSOCIAZIONE LUDOVICA ROBOTTI-SAN TORPETE:

Vico San Giorgio 3-5R – 16128 Genova GE
C. F. 95138500103
Cellulare per la prenotazione dei colloqui: 3349700624 (solo nel pomeriggio: risponde Silvana)
E-mail: associazioneludovicarobotti@fastwebnet.it – Sito web:  in fase di costruzione


Vita sociale: COME DIVENTARE SOCI:

Si diventa soci versando la quando annuale di € 20,00 (venti/00). Anche chi non è iscritto può contribuire con un contributo una tantum o periodico. Noi consigliamo piccole cifre, ma costanti perché garantiscono interventi continui.
Per chi desidera associarsi, di seguito si allega la domanda di iscrizione all’Associazione Ludovica Robotti – San Torpete:

➡︎ PDF_DOMANDA D’ISCRIZIONE_ASS_ROBOTTI

 

STRUMENTI DI SOSTEGNO ALL’ASSOCIAZIONE LUDOVICA ROBOTTI-SAN TORPETE:
Vico San Giorgio 3R presso Chiesa San Torpete – Genova:

  1. Banca Etica/Iban:      IT90Y0501801400000011324076 – Per l’estero, Codice Bic/Swift:   CCRTIT2T84A
  2. Posta/Iban:                   IT10H7601014000000006916331 – Per l’estero: Bic/Swift: BPPIITRRXXX
  3. Conto Corrente Postale N. 6916331: Intestato a: Associazione Ludovica Robotti – San Torpete)
  4. ATTRAVERSO QUESTO SITO ALLA PAGINA DONAZIONI